I Disturbi dello Spettro Autistico (DSA), sono insieme di condizioni neuro-evolutive caratterizzate da difficoltà nelle abilità socio-comunicative, disturbi del linguaggio e comportamenti stereotipati I DSA possono essere diagnosticati già prima dei 2 anni e, a vari livelli di intensità, provoca una disabilità che dura tutta la vita. Secondo le ultime ricerche epidemiologiche, quasi un bambino su 77 ha una diagnosi di DSA di cui circa la metà con uno stato di malattia grave. Ad oggi il tempo che intercorre tra la prima diagnosi e l'avvio dell'intervento terapeutico resta ancora molto elevato. I genitori cominciano ad accorgersi di problemi nello sviluppo del loro figlio tra i 12 e i 18 mesi, mentre l'età media di una diagnosi ufficiale è di 4,4 anni e supera i 6 anni per i casi più lievi. Il ritardo temporale nell'individuazione del disturbo, e nell'inizio di una terapia adeguata, rappresenta un vero e proprio "evento avverso".
Un progetto di vita per una persona con autismo, come sostengono tutte le linee guida internazionali Sanità, non può prescindere dal coinvolgimento di tutte le componenti fondamentali per la sua riuscita a partire dalla precocità ed accuratezza della diagnosi, per continuare sul piano della inclusione sociale, del diritto scolastico, dell'efficacia degli interventi abilitativi, della efficienza dei servizi sociali a supporto delle famiglie, delle politiche di inserimento lavorativo. Il Ministero della Salute, inoltre, promuove lo sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza dei DSA e le buone pratiche terapeutiche ed educative. L'implementazione sul territorio italiano delle recenti linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità si è scontrato con una mancanza di fondi strutturali e di una visione socio-politica coordinata, che ha portato a un palese ritardo nell'acquisizione ed applicazione effettiva delle "buone pratiche" per il trattemento dei DSA. La mancanza di coordinazione nel settore pubblico ha fatto sì che la spesa, per buona parte dei servizi che si occupano di intervento precoce, risulti a carico delle famiglie che spesso non hanno né la disponibilità economica, né la preparazione scientifica per discriminare tra la diversa offerta per livelli di qualità ed efficacia.
Per questo motivo, progetti di ricerca come Lab@Home, rappresentano il futuro per il trattamento dei pazienti con DSA e per le loro famiglie, perché rispecchiano perfettamente le linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità che raccomandano, oltre ad una diagnosi precoce, anche un efficiente and evidence-based utilizzo di trattamenti dei disturbi comportamentali all’interno di un contesto (la casa) dove la famiglia può affrontare insieme ai clinici, il difficile ma necessario percorso di presa in carico della malattia.